Stiamo costruendo
un sogno…

Giardini sensoriali nella sede di Terre di Raffaello

Il contesto in cui si inseriscono i giardini sensoriali del l’associazione Terre di Raffaello è prettamente agricolo e naturalistico.

Va da sé dunque che tali giardini non siano stati pensati come i classici giardini sensoriali di città, dove la parte architettonica è preponderante (fioriere in muratura, giochi sensoriali artificiali che emettono suoni o che stimolano la motricità ecc…) ma si è cercato di ottenere le stesse sollecitazioni utilizzando gli elementi naturali di cui il luogo è ricco.

Primo passo è stato calare i giardini nel paesaggio agricolo e fluviale.

Riprendendo le forme sinuose che il fiume traccia lungo il suo alveo, creando spiagge di ghiaia, isole di vegetazione e specchi d’acqua, si è pensato a disegnare una trama di percorsi che si sviluppano sia in parti coltivate del terreno sia in radure seminate con fiori di campo o all’interno del bosco ripariale.

Gli intrecci dei percorsi individuano delle piccole isole all’interno delle quali il grano o il sorgo o i prati fioriti vengono sfalciati per lasciare posto a ciascun giardino.

I giardini dunque non hanno limiti fisici durevoli ma sono le masse delle coltivazioni disegnate di volta in volta sul terreno a dare il senso di protezione ad ogni giardino.

Simulazione dell'alternanza di coltivazioni e prati fioriti. Nelle radure sfalciate saranno creati i giardini

L’obiettivo del progetto è di creare dei piccoli giardini sensoriali tra le coltivazioni (dedicati ai sensi: olfatto, gusto, udito, tatto e vista dove fermarsi e fare le varie esperienze) all’interno del parco botanico che diventa esso stesso un grande laboratorio percettivo.

Camminare infatti tra il grano alto o l’erba medica o i prati fioriti stimolerà le persone a cogliere il cangiare delle stagioni, il grano alto stimolerà il tatto e il vagare tra di esso stimolerà il senso di scoperta, passare poi dai grandi spazi assolati delle zone coltivate a quelli ombrosi del bosco ripariale susciterà sensazioni diverse a seconda del periodo dell’anno in cui si visiterà il parco.

Nell’intreccio di trame di percorsi saranno messi a dimora alberi ed arbusti autoctoni interessanti per il loro mutare colore durante l’anno stimolando dunque ulteriormente il senso di osservazione dei visitatori.

Per sollecitare l’udito saranno utilizzate piante che producono fruscii col vento quali i pioppi o le graminacee. Gli arbusti a bacca (biancospini, prugnoli, cotoneaster ecc…) poi richiameranno l’avifauna incrementando la biodiversità del luogo creando un paesaggio sonoro sempre mutevole.

Il gusto sarà soddisfatto dai frutti minori che saranno messi a dimora nell’omonimo giardino.

Nel giardino del tatto erbacee perenni ed arbusti con le foglie tomentose o particolarmente ruvide evidenzieranno le differenze tattili delle varie piante. Giungendo poi nei pressi del fiume si potranno toccare muschi, felci e la stessa acqua per un’esperienza sensoriale completa.

Molto importante sarà la parte olfattiva che verrà stimolata oltre che nel giardino omonimo con piante aromatiche ed officinali (rosmarino, lavanda, rose, timo…) anche lungo i percorsi utilizzando arbusti odorosi (lillà, eleagno, calicanto..).

esempio planimetria giardino sensoriale (olfatto)

I giardini sensoriali sono uno strumento educativo divertente che consente ai visitatori di esplorare e conoscere i propri sensi e le mille sfaccettature della natura.

 

I ragazzi delle Terre di Raffaello ed i loro ospiti potranno dunque immergersi nei profumi, nelle forme, nei suoni e nei colori delle piante e degli elementi naturali come l’acqua o il vento. Mentre si trovano in giardino, sono incoraggiati a toccare, odorare, gustare e generalmente interagire con l’ambiente che li circonda.